Il mark segnato ieri nel mio percorso elettorale, assume
un’importanza non indifferente, sia per i suoi contenuti che per la
sostanza di essi. Emerge, intanto, un valore compatto e di unità di
intenti nel Popolo della Libertà; e questo è un assioma indispensabile.
Ribadisco che è il Paese, che è l’Italia a chiedere le risposte che,
come PdL possiamo dare; è un Paese in ginocchio, che ha bisogno di
interventi strutturali e non di altri balzelli, come, invece, due anni
di governo Prodi hanno significato. Questo ho detto ieri e questo
ribadisco oggi. C’è stato per due anni, un colpevole distacco fra
l’Italia “reale” e quella che, invece, hanno disegnato le sinistre;
questo solco può essere riempito solo del nostro Governo e dalle nostre
idee, dal Governo di Silvio Berlusconi. Il Popolo della Libertà, è oggi
il voto utile, l’unica via per risollevare l’Italia, per ridarle
dignità, perché si rialzi dopo due anni al buio. Sprecare i voti sui
partitini del ricatto, sugli schieramenti inutili destinati a scomparire
dalla scena politica, significa disperdere consenso e non aiutare la
stabilità del nostro Paese.
C’è un territorio, quello di questa Provincia, che ha ricevuto un preciso segnale dal Popolo della Libertà: avere certamente un suo rappresentante a Roma. Questi sono fatti e non parole; queste sono certezze e non speranze. Un onore ed anche un onere piacevole, per chi, come me, continua a vivere la politica con passione. Quella passione che anche ieri ci ha trasmesso Gianfranco Miccichè, con le sue parole e con le attestazioni di stima nei miei confronti e nei confronti della mia politica.
Con questo segno tracciato
ieri, continuo nel solco del mio percorso elettorale, rivolgendo
l’attenzione alla Sicilia, alla provincia di Ragusa, alle sue
effervescenze ed alle giovani intelligenze. Quando dico che “non abbiamo
bisogno di un amico al governo” ma di un “Governo Amico”, sintetizzo
quella che è una verità per il Popolo della Libertà, ovvero la certezza
di avere riguardo per i territori, per la gente che li abita e per il
loro futuro, garantendone la rappresentanza parlamentare (non come hanno
fatto altri…) e soprattutto, la rigenerazione della classe politica,
reale e non fittizia. Da ieri fortifico la convinzione della svolta che
ci sarà il 13 e 14 aprile; sono assolutamente convinto, che oggi il
Popolo della Libertà è la chiave di volta dei problemi del Paese e, come
uomo di questo schieramento, mi riconosco ogni giorno di più in un
progetto ambizioso ma reale e realizzabile.C’è un territorio, quello di questa Provincia, che ha ricevuto un preciso segnale dal Popolo della Libertà: avere certamente un suo rappresentante a Roma. Questi sono fatti e non parole; queste sono certezze e non speranze. Un onore ed anche un onere piacevole, per chi, come me, continua a vivere la politica con passione. Quella passione che anche ieri ci ha trasmesso Gianfranco Miccichè, con le sue parole e con le attestazioni di stima nei miei confronti e nei confronti della mia politica.
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