mercoledì 3 agosto 2016

Liceo Artistico Modica, il Libero Consorzio 'taglia' senza ascoltare i cittadini, mettendo a rischio la sopravvivenza dell’Istituto. Basta con le chiacchiere e le inutili nostalgie: si sfruttino i locali dell’ex tribunale!


E' finito il tempo delle riunioni fine a se stesse, delle conferenze di servizio e delle promesse irricevibili per il Liceo Artistico di Modica. 

Mi assumo io, anche a costo di affrontare le prevedibili critiche e le nostalgiche rivendicazioni, l'onere di prospettare una soluzione concreta, immediata e praticabile per il Liceo Artistico "Tommaso-Campailla" di Modica il cui futuro, e quello di alunni, docenti e non docenti è a rischio per l'atteggiamento della ex Provincia di Ragusa che ha scelto unilateralmente la morte di fatto dell’Istituto, costringendo il dirigente scolastico a dismettere subito i locali in affitto.  Apprezzo la soluzione prospettata dal Comune di Modica e la volontà del sindaco, Ignazio Abbate, di mettere una parte dei soldi necessari. Ma questa non è, e non può essere la soluzione anche perché  le casse comunali non sono, tanto per usare un eufemismo, in 'splendida' forma! Ne si può pensare di risolvere i problemi che attanagliano la città esclusivamente mettendo mano al portafogli.  Il problema, è quello di trovare la soluzione definitiva per l’Artistico che tuteli il sereno percorso di studio di tanti ragazzi che arrivano anche anche dalle città vicine. Sono  davvero indispettito con l’ex Provincia Regionale di Ragusa i cui dirigenti responsabili, dopo un paio di rinvii e nonostante l'apprezzata disponibilità dell'Asp 7, devono ancora fare il sopralluogo all’ex ospedale "S.Martino" di Modica Alta, che ha già ospitato l’Università e che, a mio parere, poteva essere una sostanziale e percorribile soluzione.  Il Libero Consorzio dei Comuni di Ragusa, ha preferito tagliare corto, o meglio, tagliare definitivamente gli affitti, sfrattare gli alunni e sparpagliare le classi dell'Artistico tra gli istituti della città, facendo gravare tutto sulle spalle del dirigente scolastico che dovrà attrezzarsi anche per trovare una palestra a disposizione dell’istituto. Di fronte a tanta inerzia colpevole, ci vuole una soluzione secca e decisa. 
In tempi non sospetti ed abbondantemente in anticipo, ne avevo prospettate tre e, tra queste, senza tanto girarci intorno, ce ne è una possibile e immediata: l’ex Tribunale di via Aldo Moro. Quale migliore occasione per iniziare a sfruttare i locali a servizio della città di Modica, peraltro parecchio infastidita nel vedere questa imponente struttura chiusa.  Fastidio generalizzato e diffuso anche fra i commercianti della zona. 
Vederla languire lì, non serve a niente e a nessuno. Non possiamo continuare a vivere di nostalgia immaginando soluzioni che non potranno mai più essere praticabili, atteso che tutti i processi di razionalizzazione avviati, ed abbondantemente in corso, sia a livello governativo che parlamentare, e con la concorrenza di tutte le forze poitiche, vanno in senso diametralmente opposto; sarebbe anacronistico e dannoso per la comunità non utilizzare intanto l'immobile per risolvere alcune tra le più importanti emergenze per la città, ed in primis per ospitare il prestigioso istituto.
I ragazzi dell'Artistico, le loro famiglie, i loro docenti ed i collaboratori scolastici tutti, hanno bisogno di vivere e studiare in un luogo dignitoso e non peregrinando fra le scuole della città e trovando posto dove capita. Il Diritto allo Studio, è ben altro!

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