Come soggetto politico, ritengo necessario fare una riflessione sul
quadro politico provinciale nella fase attuale ed in proiezione futura
ed affermo da subito di non essere disponibile (come non lo sono MAI
stato) ad una politica campanilistica, fatta da chi vorrebbe il
dibattito interno ad un partito come animato da tifoserie, dove il
confronto diventa ring più o meno mediatico.
Un ‘fare’ che non condivido, non sposo né, tanto meno, metto in pratica. L’antipolitica che pervade il Paese (e questa provincia non ne è immune, anzi…), prende forza proprio da questi pessimi esempi che la politica offre; si nutre di essi e con essi alimenta la sua esistenza. Il fermento che si vede soprattutto nelle nuove generazioni, non va sottovalutato. Noi ABBIAMO IL DOVERE DI ANDARE OLTRE, riconquistare la fiducia della Gente attraverso progetti credibili di un rilancio vero della nostra Terra. Ecco perché ci vuole chiarezza di idee e di azioni. La mia, è quella del lavoro di insieme della politica moderata, fatta da partiti di centro e di centrodestra che hanno un sentire ed un agire comune ed alternativo alla sinistra. Partiamo da lì in vista delle prossime scadenze elettorali di primavera. Diamo voce a quell’elettorato moderato di cui io stesso faccio parte, che guarda ad un percorso politico alternativo alla sinistra e che mette assieme associazioni, partiti e movimenti con unico fine: la nostra provincia. La nostra intesa è, appunto, la sintesi di un progetto comune che è pronto, per il bene del nostro territorio a superare gli steccati divisori nazionali e regionali.
Io sono
una giovane espressione della politica ma credo fortemente in questo
progetto moderato; e se sposarne il significato, l’idea, lo scopo - che è
quello di fare il bene della nostra provincia -, significa compiere
scelte di campo forti e radicali, sono pronto a farle, in nome di un
dialogo, che c’è già perché basato sul discorso amministrativo comune di
molte nostre realtà. Siamo forze moderate, la cui ‘anima’ politica è
diversa ed opposta alla sinistra. Un percorso ‘naturale’ che va oltre,
avendo sullo sfondo la nostra realtà e facendo in modo che essa diventi
terreno di programmi che passano attraverso la crescita
infrastrutturale, la logica di un’area al centro del mediterraneo che
sia protagonista e cresca attraverso una POLITICA PROPOSITIVA e non
coacervo di divisioni e liti. Quelle che servono a chi non vuole dare
sviluppo al territorio ibleo!Un ‘fare’ che non condivido, non sposo né, tanto meno, metto in pratica. L’antipolitica che pervade il Paese (e questa provincia non ne è immune, anzi…), prende forza proprio da questi pessimi esempi che la politica offre; si nutre di essi e con essi alimenta la sua esistenza. Il fermento che si vede soprattutto nelle nuove generazioni, non va sottovalutato. Noi ABBIAMO IL DOVERE DI ANDARE OLTRE, riconquistare la fiducia della Gente attraverso progetti credibili di un rilancio vero della nostra Terra. Ecco perché ci vuole chiarezza di idee e di azioni. La mia, è quella del lavoro di insieme della politica moderata, fatta da partiti di centro e di centrodestra che hanno un sentire ed un agire comune ed alternativo alla sinistra. Partiamo da lì in vista delle prossime scadenze elettorali di primavera. Diamo voce a quell’elettorato moderato di cui io stesso faccio parte, che guarda ad un percorso politico alternativo alla sinistra e che mette assieme associazioni, partiti e movimenti con unico fine: la nostra provincia. La nostra intesa è, appunto, la sintesi di un progetto comune che è pronto, per il bene del nostro territorio a superare gli steccati divisori nazionali e regionali.
Dico sin d’ora che chi ci vuole stare, si faccia subito attore protagonista del progetto! Chi invece ritiene che non c’è spazio per questa ‘ideale’ condivisione politica moderata, tanto comune quanto forte, molli subito. Anche perché, l’esperienza acquisita mi dice che il ‘fuoco amico’ è molto più pericoloso di quello avverso…
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