martedì 11 ottobre 2011

Un’area moderata comune e condivisa per una provincia protagonista


Come soggetto politico, ritengo necessario fare una riflessione sul quadro politico provinciale nella fase attuale ed in proiezione futura ed affermo da subito di non essere disponibile (come non lo sono MAI stato) ad una politica campanilistica, fatta da chi vorrebbe il dibattito interno ad un partito come animato da tifoserie, dove il confronto diventa ring più o meno mediatico. 

Un ‘fare’ che non condivido, non sposo né, tanto meno, metto in pratica. L’antipolitica che pervade il Paese (e questa provincia non ne è immune, anzi…), prende forza proprio da questi pessimi esempi che la politica offre; si nutre di essi e con essi alimenta la sua esistenza. Il fermento che si vede soprattutto nelle nuove generazioni, non va sottovalutato. Noi ABBIAMO IL DOVERE DI ANDARE OLTRE, riconquistare la fiducia della Gente attraverso progetti credibili di un rilancio vero della nostra Terra. Ecco perché ci vuole chiarezza di idee e di azioni. La mia, è quella del lavoro di insieme della politica moderata, fatta da partiti di centro e di centrodestra che hanno un sentire ed un agire comune ed alternativo alla sinistra. Partiamo da lì in vista delle prossime scadenze elettorali di primavera. Diamo voce a quell’elettorato moderato di cui io stesso faccio parte, che guarda ad un percorso politico alternativo alla sinistra e che mette assieme associazioni, partiti e movimenti con unico fine: la nostra provincia. La nostra intesa è, appunto, la sintesi di un progetto comune che è pronto, per il bene del nostro territorio a superare gli steccati divisori nazionali e regionali. 
Io sono una giovane espressione della politica ma credo fortemente in questo progetto moderato; e se sposarne il significato, l’idea, lo scopo - che è quello di fare il bene della nostra provincia -, significa compiere scelte di campo forti e radicali, sono pronto a farle, in nome di un dialogo, che c’è già perché basato sul discorso amministrativo comune di molte nostre realtà. Siamo forze moderate, la cui ‘anima’ politica è diversa ed opposta alla sinistra. Un percorso ‘naturale’ che va oltre, avendo sullo sfondo la nostra realtà e facendo in modo che essa diventi terreno di programmi che passano attraverso la crescita infrastrutturale, la logica di un’area al centro del mediterraneo che sia protagonista e cresca attraverso una POLITICA PROPOSITIVA e non coacervo di divisioni e liti. Quelle che servono a chi non vuole dare sviluppo al territorio ibleo!

Dico sin d’ora che chi ci vuole stare, si faccia subito attore protagonista del progetto! Chi invece ritiene che non c’è spazio per questa ‘ideale’ condivisione politica moderata, tanto comune quanto forte, molli subito. Anche perché, l’esperienza acquisita mi dice che il ‘fuoco amico’ è molto più pericoloso di quello avverso… 

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