lunedì 25 luglio 2011

Polemiche strumentali sugli impegni economici per Giurisprudenza e Agraria. I soldi ci sono già! La Provincia dia al CUI la liquidità necessaria

Giudico molto positivamente la sentenza del TAR che chiude ogni questione legata alla facoltà di Lingue e Letterature Straniere, che è e resta ESCLUSIVAMENTE a Ragusa e diventa un punto fermo da cui partire per un posizionamento universitario del nostro territorio sempre più importante e più forte, con la volontà di rafforzare nel tempo l’offerta formativa. Adesso l’obiettivo è quello di concretare i passaggi perché gli studenti già iscritti nelle facoltà di Giurisprudenza ed Agraria, possano completare qui i loro corsi di laurea, senza essere costretti a ’spostarsi’ a Catania.

In questo senso, l’incontro di qualche settimana fa, fra i rappresentanti del MIUR e dell’Università di Catania con questo specifico tema ‘sul tavolo’ e che io stesso ho fortemente cercato ed ottenuto, ha sancito i principi cardine perché ciò avvenga: primo fra tutti il fatto che il Consorzio Universitario Ibleo, assolva nei tempi e nei modi corretti ai suoi impegni economici nei confronti dell’ateneo catanese.
Per far questo, mancano ancora delle somme che, però, sono già nella disponibilità deliberata dall’ente Provincia tempo fa, quando stanziò i primi 750.000 euro a favore del Consorzio; ancora però, materialmente, ne sono stati liquidati circa 350.000.
Le polemiche di queste ore, sollevate ad arte sul ‘taglio’ a soli 400.000 euro dei 750.000 dei fondi previsti per il ‘Consorzio’, stabilito nell’ultima seduta del consiglio provinciale e che (ma solo per chi le ha strumentalmente sollevate), determinerebbero l’impossibilità ad assolvere agli impegni economici verso l’Università di Catania - con la conseguenza che gli studenti iscritti adesso in Giurisprudenza ed Agraria a Ragusa, sarebbero costretti a ‘traferirsi’ a Catania - poggiano sul nulla e non sono fotografia reale dello stato delle cose. I soldi che ancora il CUI deve all’Università ci sono già e sono in quello stanziamento stabilito a suo tempo dalla Provincia e nulla hanno a che vedere con i 400.000 euro stanziati l’altro ieri dal consiglio provinciale. Devono ‘semplicemente’ essere liquidati e dunque dati euro su euro all’Università.

Dopo che i nostri ‘doveri’ saranno assolti, potremo chiedere di tornare a sederci attorno ad un tavolo con il Magnifico Rettore Antonino Recca, con il MIUR, e chiedere di proporre al Senato Accademico, forti dell’adempimento di ogni obbligo da parte del CUI, la possibilità che la richiesta di far terminare a Ragusa gli studi ai nostri universitari di Giurisprudenza ed Agraria, abbia buon esito. Il resto sono solo chiacchiere in libertà e polemiche nulle di valore, che denotano nella migliore delle ipotesi, scarsa conoscenza delle cose, e nella peggiore, visioni forzatamente e falsamente negative.

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