venerdì 2 ottobre 2015

Anche per i prodotti alimentari trasformati valgano le stesse regole che concernono quelli non trasformati. Interrogazione al Ministro delle Politiche Agricole e Alimentari.



Occorre garantire, attraverso misure adeguate, che anche per i prodotti alimentari trasformati debbano valere le stesse regole che concernono i prodotti non trasformati ed in particolare i pomodori. 

E’ quanto ho chiesto al Ministro per le politiche Agricole, Alimentari  e Forestali attraverso un’interrogazione nella quale ho descritto una situazione che compromette la produzione e quindi la sopravvivenza di molte piccole aziende ortofrutticole anche della provincia di Ragusa già colpita da una grave crisi economica. Se per i prodotti non trasformati è in vigore una legge che tutela il cittadino ovvero se troviamo scritto che quell’alimento è prodotto in Italia possiamo essere certi che il prodotto è al 100%, made in Italy; per i prodotti trasformati le cose sono diverse. In questi casi la legge stabilisce che l’ indicazione da etichetta riguarda il luogo in cui è avvenuta l’ ultima trasformazione. Pertanto basta che il confezionamento avvenga in Italia che l’alimento diventa  prodotto in Italia. Nel caso specifico del  pomodoro risulta che l’ Italia importa passata di pomodoro dall’ estero ed in particolare dalla Cina. 
Infatti molte aziende del nostro Paese si recano ad acquistare la materia prima in Nazioni dove il costo della stessa risulta più conveniente per poi diffonderlo sul territorio italiano. Siamo, pertanto, di fronte alla diffusione di prodotti di scarsa  qualità per di più trattati in modo non congruo secondo regole che non rispondono a quelle italiane. La situazione è particolarmente difficile per le aziende produttrici del nostro Paese ed in particolare della provincia di Ragusa, dove esistono numerose attività che producono, ad esempio pomodoro di alta qualità, che non vengono prese in considerazione proprio perché lo stesso ortaggio viene comprato a condizioni più vantaggiose in Paesi come la Cina che ha costi inferiori. Ho chiesto, quindi, al Ministro se sia a conoscenza della situazione descritta e quali interventi intende avviare per rivedere la normativa vigente.

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