Applicare un’unica aliquota IVA per le piante agricole aromatiche tra cui l’origano. Positiva risposta del viceministro Baretta in commissione finanze all’interrogazione presentata dal parlamentare nazionale.

Risposta positiva del viceministro Baretta in commissione Finanze all’interrogazione da me presentata e sottoscritta dall’on. Pagano componente la medesima Commissione, al fine di rispristinare l’uniformità dell’aliquota IVA per tutte le tipologie di piante agricole aromatiche, con particolare riguardo all’origano in rametti o sgranato.

L’atto parlamentare scaturisce dalle diverse sollecitazioni dei produttori di origano, soprattutto della provincia di Ragusa, che riscontrano  difficoltà sul mercato in quanto l’applicazione dell’Iva al 22% risulta essere cosa insolita per un prodotto agricolo e non trova giustificazione a confronto con le altre erbe aromatiche e con tutti gli altri prodotti alimentari. 

Ho chiesto che all’ origano, quale pianta agricola aromatica, sia applicata la stessa aliquota IVA di basilico, salvia e rosmarino, definita al n° 12-bis, della Tabella A, Parte II, del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n° 633 proprio perché da un punto di vista merceologico l’origano appartiene alla stessa voce doganale del basilico, rosmarino e salvia.

Si sta valutando, pertanto, l’opportunità, ha risposto in question time il viceministro Baretta, compatibilmente con le disposizioni comunitarie, di applicare un’unica aliquota IVA per le piante agricole aromatiche. Sono soddisfatto per gli elementi di risposta forniti dal viceministro dalle quali è scaturita la presentazione di una risoluzione in commissione finanze al fine di risolvere definitivamente la questione ripristinando l’uniformità dell’aliquota Iva. Della vicenda  ne ho anche parlato con il Sottosegretario on. Giuseppe Castiglione e si sta studiando l’avviamento dell’iter per il riconoscimento DOP concordando le procedure e i criteri con i numerosi produttori siciliani.