lunedì 30 marzo 2009

E’ nato il Popolo della Libertà

Dopo un lungo percorso, anche in Italia va a compiersi il cammino del bipolarismo che si rafforza con la nascita del Popolo della Libertà. Il 27, 28 e 29 marzo lo schieramento di centro destra ha deciso di compattarsi sotto un unico simbolo, in un unico soggetto politico, capace di esprimere la guida del Paese.
“Ho partecipato all’assemblea congressuale con viva emozione e con la consapevolezza di prendere parte ad un evento storico per la politica italiana ed europea. Il Popolo della Libertà, infatti, rappresenta oggi il primo partito del paese, una grande forza in cui sono confluite le migliori esperienze politiche del paese, sotto la guida del presidente Silvio Berlusconi – dichiara il Deputato Nino Minardo.
“Quello che è emerso da questi tre giorni congressuali è che il PdL è un partito forte nei numeri, nelle idee e nel suo futuro. Come giovane sono assolutamente felice della grande considerazione che il Presidente Berlusconi e tutti i vertici del nostro partito hanno mostrato verso di noi, verso la nuova classe dirigente e, più in generale, verso le nuove generazioni, che rappresentano il futuro dell’Italia. L’entusiasmo che ci ha circondato in questi giorni e le prospettive annunciate da un Presidente che vuole guardare avanti, all’Italia del domani e a chi ne sarà protagonista, che ha parlato di noi giovani come della vera, grande opportunità del Paese nel terzo millennio, significano – spiega il Deputato - che il Popolo della Libertà ha già un domani, ha la forza delle idee, del consenso e soprattutto ha gambe forti per correre e vincere le sfide di un’Italia sempre più protagonista sul palcoscenico europeo e mondiale. Torno da Roma con la consapevolezza di avere assistito ad un momento storico, epocale; questo per noi che rappresentiamo le istituzioni, è un onore ed un onere.

Il Deputato Nino Minardo augura buon a Lavima

Sottolineo con grande soddisfazione l’importante svolta nell’UDC ibleo con l’elezione di Pinuccio Lavima a segretario provinciale, a cui ho già avuto il piacere di esprimere personalmente le mie felicitazioni. Lavima rappresenta una figura con cui dialogare nell’unico interesse della provincia di Ragusa e della sua gente. La sua elezione da spazio ad un elemento nuovo e molto impegnato nell’UDC, vicino all’Onorevole Orazio Ragusa, figura di raccordo e confronto nel nostro panorama politico. Stupisce, invece, l’atteggiamento assunto in quella sede congressuale dall’onorevole Peppe Drago, che di punto in bianco e senza alcuna ragione, ha deciso di rompere ogni tipo di dialogo con il Popolo della Libertà, scimmiottando quanto fatto dal suo leader nazionale, quando scelse di non aderire al più grande partito della storia repubblicana dell’Italia. Una scelta già bocciata dal Paese lo scorso aprile nel voto politico. D’altro canto, come ha detto il Presidente Berlusconi, oggi l’UDC è relegata ad un’opposizione di secondo piano ed anacronistica in un’Italia che ha compiuto il passaggio verso il bipolarismo perfetto per semplificare il quadro politico. Lo sfogo di Drago ha il sapore di un disagio evidente di un partito dove il dissenso è palese e manifesto soprattutto nelle parole dei suoi stessi iscritti.
Si dice “costretto” all’alleanza con il PdL. È una costrizione da cui lo possiamo liberare volentieri ed anche subito. Non avverta Drago alcun obbligo nei confronti del PdL; sono alleanze, non sono costrizioni. Drago è stranamente dimentico del fatto che se l’UDC, oggi, è presente nel governo di qualche amministrazione locale lo deve solo al PdL ed alla forze dei numeri del Popolo della Libertà.

martedì 10 marzo 2009

Raddoppio Ragusa-Catania. È fra le opere finanziate dai fondi CIPE

Prima di tacciare gli altri di “imbroglio”, bisognerebbe saper leggere numeri, tabelle, dati e magari anche informarsi anziché sparare a zero, lasciando intendere che il PD ibleo è felice che questa provincia resti relegata ai margini del Paese pur di poter urlare che il PdL ha fallito. Mi spiace, però, per loro ma anche stavolta hanno collezionato l’ennesima brutta figura; e non solo dal punto di vista politico.
Ieri, infatti, ho ricevuto una nota firmata dal dottor Paolo Signorini, alto funzionario del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, che conferma, una volta per tutte, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che la Ragusa-Catania è assolutamente inserita fra le opere finanziate dai fondi CIPE e smentisce in modo inequivocabile quanto scritto dal PD di Ragusa che ha parlato invece di un “CIPE che non ha stanziato un solo euro per il raddoppio della Ragusa-Catania”. Un documento che è un’accozzaglia disordinata di insulti e falsità, come costume di chi lo ha firmato.
La prima castroneria è quando si parla di un’opera, la Ragusa-Catania che dovrebbe costare 4 miliardi e 897 milioni. Ebbene, dal CIPE scrivono che il costo è di 897 milioni di euro, smentendo in modo clamoroso la boutade del PD ibleo. Non solo; il dottor Paolo Signorini scrive testualmente che “l’opera risulta inserita tra gli interventi da attuare che hanno già risorse disponibili, per un importo globale pari a 3.213 milioni di euro”. Per arrivare al suo pieno finanziamento ci vogliono 218 milioni di euro, contenuti nei 3.213 milioni di cui sopra (e non 2.215 come scrive il falsamente il PD ibleo). L’opera non ha ancora il progetto cantierabile; se ne riparlerà entro 90 giorni al massimo quando ci saranno già tutti i soldi del CIPE, con grande “dispiacere”, devo credere, del PD di Ragusa! Degli 897 che servono per questa fondamentale arteria, come ricorda il CIPE, 679 sono già disponibili: 49 milioni di euro sono di fonte ANAS, 100 milioni di fonte regionale e 530 milioni a carico dei privati, come da offerte trasmesse dai promotori a seguito del bando pubblicato dall’ANAS. Queste sono le uniche verità, che portano in calce le firme di funzionari del CIPE e, dunque, non provengono da fonte politica.

venerdì 6 marzo 2009

Via libera del CIPE per la Ragusa-Catania

Una svolta definitiva per il raddoppio della Ragusa-Catania. Finalmente dopo venti anni si realizzerà la principale arteria di collegamento del territorio ibleo con Siracusa, Catania ed il resto dell’isola. Finalmente la Sicilia potrà contare su un’infrastruttura che ridarà sicurezza agli automobilisti e permetterà un incisivo slancio economico fondamentale per questa terra penalizzata soprattutto dal punto di vista infrastrutturale.
“Esprimo enorme soddisfazione per l'opera svolta dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianfranco Micciché che ha mantenuto l’impegno preso con il sottoscritto e con i cittadini di ottenere presto e bene il via libera per diverse infrastrutture per il Sud e per la nostra isola. In particolare, mi sento di ringraziarlo, da parlamentare e da siciliano, per la costruzione del collegamento tra la S.S. 514 e la S.S. 194 Ragusa-Catania, considerata opera prioritaria, e per i finanziamenti stanziati per il Ponte sullo Stretto. Il governo ha aggiunto un ulteriore tassello al mosaico dei fatti compiuti e delle promesse mantenute in campagna elettorale, un governo che produce lavoro, promuove sviluppo e incentiva le zone culturalmente più ricche del Paese ad essere al centro di un processo di rinascita” dichiara l’On.le Nino Minardo.

martedì 3 marzo 2009

Idea di Centro. Un gruppo che cresce

Voglio manifestare tutta la mia soddisfazione per come si impone in quantità e qualità la maggioranza consiliare del sindaco Peppe Sulsenti, cui va tutta la mia stima per il lavoro che sta svolgendo per Pozzallo e per i pozzallesi ed a cui rinnovo in modo convinto il mio leale sostegno nel governo della città. Con gli ingressi di Fabrizio Floridia ed Alessandra Corallo siamo cresciuti come gruppo di Idea di Centro e sono cresciuti i consiglieri che sono a fianco dell’Amministrazione Comunale di Palazzo La Pira e che permetteranno al Sindaco di portare avanti il suo programma in maniera ancora più serena e convinta. Vedo con grande favore la crescita a Pozzallo della lista Idea di Centro che confluirà, a fine mese, nel grande partito del Popolo della Libertà.