Il sistema sanitario italiano soffre di una cronica carenza di
personale. Infermieri, tecnici sanitari di radiologia medica e altri
operatori delle professioni sanitarie: all’appello mancano tra i 50.000
ed i 60.000 posti. Una realtà alquanto preoccupante se si considera che
tali numeri sono in continua crescita a causa dello scompenso tra i
pensionamenti e le nuove assunzioni. Il Deputato del Popolo della
Libertà Nino Minardo ha presentato alla Camera dei Deputati una proposta
di legge contenente disposizioni concernenti l’esercizio della libera
professione da parte del personale sanitario, di cui alla legge 1°
febbraio 2006, n. 43, dipendente da amministrazioni pubbliche.
“Il presente disegno di legge – dichiara Nino Minardo - vuole costituire un valido strumento atto a superare tale carenza che si traduce in difficoltà organizzative da parte delle strutture sanitarie le quali rischiano di non garantire adeguata sicurezza nell’erogazione dei servizi e adeguati livelli di assistenza infermieristica. La proposta di legge in esame – spiega Minardo – prevede per il personale che esercita le professioni sanitarie, di cui all’articolo 1 della legge 1° febbraio 2006, n. 43, in regime di lavoro dipendente da amministrazioni pubbliche a tempo pieno, di svolgere la libera professione intramoenia ed extramoenia, eliminando quindi il carattere di esclusività del rapporto di lavoro che lega tali figure alle amministrazioni pubbliche purchè naturalmente – sottolinea il parlamentare – non sussista comprovato e specifico conflitto d’interessi rispetto all’espletamento delle attività istituzionali. Si tratta di eliminare un regime di esclusività che non sussiste più neanche per il personale medico, per i farmacisti e per i veterinari. Il legislatore deve attivarsi per risolvere l’annosa questione della carenza del personale infermieristico ponendo in essere misure concrete” – conclude Nino Minardo.
Dall’attuazione
della presente legge, frutto del lavoro svolto in sinergia con il
Nursind, non deriveranno nuovi o maggiori oneri a carico della finanza
pubblica e consentirà non solo di sopperire alla carenza di operatori,
ma permetterà di mettere a libera disposizione dei cittadini la
professionalità di tale figure, inoltre, si potrà dare agli stessi la
possibilità di far fronte ai nuovi costi della vita e contestualmente si
renderà più appetibile tale professione per i giovani che si apprestano
al mondo del lavoro.
“Il presente disegno di legge – dichiara Nino Minardo - vuole costituire un valido strumento atto a superare tale carenza che si traduce in difficoltà organizzative da parte delle strutture sanitarie le quali rischiano di non garantire adeguata sicurezza nell’erogazione dei servizi e adeguati livelli di assistenza infermieristica. La proposta di legge in esame – spiega Minardo – prevede per il personale che esercita le professioni sanitarie, di cui all’articolo 1 della legge 1° febbraio 2006, n. 43, in regime di lavoro dipendente da amministrazioni pubbliche a tempo pieno, di svolgere la libera professione intramoenia ed extramoenia, eliminando quindi il carattere di esclusività del rapporto di lavoro che lega tali figure alle amministrazioni pubbliche purchè naturalmente – sottolinea il parlamentare – non sussista comprovato e specifico conflitto d’interessi rispetto all’espletamento delle attività istituzionali. Si tratta di eliminare un regime di esclusività che non sussiste più neanche per il personale medico, per i farmacisti e per i veterinari. Il legislatore deve attivarsi per risolvere l’annosa questione della carenza del personale infermieristico ponendo in essere misure concrete” – conclude Nino Minardo.
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