“La liberalizzazione dei farmaci di fascia C sarebbe un favore alle multinazionali, non ai cittadini. Si tratterebbe di una liberalizzazione selvaggia che distruggerebbe il servizio farmaceutico nazionale seguendo logiche commerciali”.
A dirlo è Nino Minardo, Vice Presidente della Commissione Attività Produttive alla Camera e deputato del Gruppo Area Popolare (Ncd-Udc).
“Con l’acquisto dei farmaci con ricetta medica nei supermercati, infatti, – conclude – l’erogazione non seguirebbe l’interesse dei pazienti e la distribuzione della popolazione ma solo logiche commerciali. Ne avrebbero tratto vantaggio unicamente le zone commercialmente più redditizie e a farne le spese sarebbero stati 20 milioni di italiani che risiedono nelle zone più disagiate e lontane dai grandi centri commerciali”.
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