martedì 28 aprile 2015

Questione sicurezza in provincia di Ragusa, incontro con il Ministro Alfano. Mentre c’è chi sulla seria questione esprime concetti e parole a vanvera!


L’ allarme e la preoccupazione in provincia di Ragusa  per i continui fatti di cronaca che negli ultimi mesi  hanno interessato  il nostro territorio con l’intensificarsi di atti delinquenziali e criminosi oggetto dell’incontro che ho avuto con il Ministro dell’Interno Angelino Alfano. 
Nel ringraziare per l’impegno e l’ottimo lavoro svolto dalla Prefettura di Ragusa e da tutte le forze dell’ordine in questo particolare momento, vedi i continui sbarchi e le conseguenze del fenomeno, ho invitato il Capo del Viminale a porre maggiore attenzione sulla problematica che naturalmente sta creando molta inquietudine nella collettività che adesso più che mai ha bisogno di garanzie di sicurezza. Il Ministro Alfano ha evidenziato le specifiche iniziative di prevenzione e contrasto poste in essere proprio con la consapevolezza delle peculiarità del territorio ragusano anche nell’ambito del progetto “Trinacria”  sottolineando l’intensificazione dell’attività di indagine e di controllo attraverso cui è stato possibile conseguire risultati importanti anche sul fronte repressivo. Relativamente alla situazione specifica di Pozzallo è continua e costante l’attività di vigilanza del centro di primo soccorso e accoglienza  dove dall’inizio dell’anno sono assegnate 40 unità di forze di polizia. Una questione quella della provincia di Ragusa attenzionata e monitorata da parte del Ministero dell’Interno attraverso competenti articolazioni del Dicastero e, come ha confermato lo stesso Alfano, in occasione di future assegnazioni di personale saranno tenute in evidenza le esigenze di tutto il territorio.

Mi ritengo soddisfatto di quanto assicurato dal Ministro Angelino Alfano, anche se tutta la questione sarà sempre vigilata dal sottoscritto attraverso i costanti e continui contatti con il Ministero dell’Interno. Per una vicenda così delicata ed importante spiace assistere ai “teatrini” di bassa politica e speculari  che vanno oltre le vere e reali esigenze della collettività. Respingo le inutili provocazioni  di chi, come “l’ex” Sebastiano Failla, sono alla ricerca disperata di vetrina politica e parla a vanvera, perdendo l’utile occasione di tacere, come accaduto nella seduta aperta del consiglio comunale di Modica dello scorso 24 aprile, che affrontava la questione sicurezza in città. Parole e concetti, quelli espressi da Failla   non in libertà, ma in solitudine per la disperata ricerca di una platea che possa innalzarlo a paladino della città e per raggiungere questo scopo ha scomodato persino l’amico e collega della Lega Nord, Angelo Attaguile, per un’interrogazione al Ministro Alfano. Questa volta Failla è andato in “fallo”, facendo solo populismo e mostrandosi come “brutta copia” del leader e del movimento che dice di rappresentare.

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