martedì 8 luglio 2014

Inaudita e inaccettabile la decisione di chiudere il reparto di pediatria a Modica per mancanza di personale medico. Grave errore della Regione quello di sacrificare sull’altare del “risparmio” il diritto alla salute dei cittadini ed in questo caso dei bambini.

Sono sbalordito e sconcertato nell’apprendere della chiusura del reparto di pediatria dell’ospedale Maggiore di Modica a causa della mancanza di personale medico. Un provvedimento inaccettabile che dev’essere immediatamente chiarito dal Presidente della Regione, dal suo assessore e dal nuovo manager dell’Asp di Ragusa che deve urgentemente mettere mano alla vicenda visto che la decisione è stata attuata dal direttore generale facente funzione prima dell’insediamento di Aricò.

Una decisione inaudita, inaccettabile e paradossale considerato anche il vasto bacino di utenza a cui si rivolge il Maggiore ed in particolare il reparto pediatrico.
Non si capiscono i motivi per cui l’unica decisione da poter prendere per la mancanza di pediatri sia stata quella di chiudere il reparto, senza pensare minimamente all’utenza, al diritto alla salute, in questo caso di bambini ed adolescenti verso cui  la loro salute ed il loro benessere devono rimanere la priorità assoluta e quindi qualsiasi nuovo modello organizzativo da applicare per cercare di far fronte all'emergenza del personale non deve far venire meno il prioritario obiettivo di ogni medico: ossia la qualità della cura e dell'assistenza del bambino. Peraltro pediatria a Modica è un reparto gestito con grande professionalità dai medici e paramedici, che anche se operano in condizioni critiche, sono sempre stati in grado di gestire il reparto con competenza e preparazione. La regione e quindi l’assessorato regionale alla salute a mio avviso stanno gestendo male ed in modo superficiale tutto quello che riguarda la sanità in Sicilia ed in provincia di Ragusa elaborando un programma di riordino degli ospedali non rispondente alle esigenze di salute dei cittadini privilegiando un sistema decisionale su una logica politica-economica. Questo comporta epiloghi tanto insensati quanto ingiusti, come la chiusura di pediatria a Modica, penalizzando vasti territori con i conseguenti disagi per gli utenti che si devono rivolgere altrove, “altrove” dove si può registrare la  mancanza di posti letto e conseguenti attese per un ricovero o ancor peggio nei casi urgenti  ospedalizzazione fuori provincia. Alla luce di ciò chiedo al Presidente della Regione, all’Assessore Regionale alla Salute e al direttore generale dell’Asp, immediati chiarimenti sulla decisone improvvida, peraltro da ritirare al più presto; di smentire la notizia se trattasi di vera e propria soppressione; peraltro se la chiusura è temporanea, dettata dalla carenza di personale, è ancora più deplorevole il fatto di aver preso questa drastica decisione invece di pensare di aumentare temporaneamente il personale medico. Basta con  la desertificazione delle aree interne della Regione e la provincia di Ragusa pare essere in cima alla lista per essere desertificata: che si faccia subito un passo indietro!  Della vicenda ho già interessato il Ministro della Salute, Lorenzin, chiedendo di verificare per quanto è di sua competenza i motivi di questa decisione avviando un’ispezione sulle gravi ripercussioni che questa scelta potrà comportare. 
E’ davvero inconcepibile che  decisioni e provvedimenti che devono adottarsi in nome del risparmio, si traducano nel depauperamento dei servizi in capo solo ad una parte dei cittadini.

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