giovedì 25 giugno 2009

Università iblea. Si profila una soluzione positiva

“L'esito dell'incontro al Miur dimostra come la paventata chiusura dell’Università di Ragusa non sia mai dipesa dalla riforma attuata dal Ministro Mariastella Gelmini, la quale invece ha dimostrato nella circostanza assoluta disponibilità e vicinanza alla causa. E’ certamente positivo il risultato dell’interlocuzione avuta dal Rettore Antonino Recca in sede ministeriale a Roma. Abbiamo superato l’impasse, ma tutto si concretizzerà solo nell’incontro di martedì prossimo. Per questo continuo a mantenere vivi i contatti con il Ministero, sollecitato anche dalle istituzioni locali, dal Consorzio Universitario di Ragusa e dagli studenti, che sono poi i fruitori veri e gli interlocutori privilegiati di questa opportunità straordinaria per il territorio”.
“I vari passaggi che hanno segnato questa vicenda – afferma l’Onorevole Nino Minardo – sono la prova di come le cose vanno affrontate in modo concreto, senza vuoti proclami, senza l’inutile sequela di comunicati stampa e dichiarazioni vacue che nella circostanza non hanno certamente risolto il problema”. "Per questo, in virtù del mio ruolo istituzionale, ho scelto l’interlocuzione con il Ministro e di fare ogni cosa fosse possibile perché l’incontro di due giorni fa a Roma ci fosse e desse i frutti sperati. Adesso - dichiara il Deputato Nazionale del Popolo della Libertà - è necessaria una riflessione da parte di tutti coloro che apparteniamo alla classe politica e dirigente di questa provincia che deve andare nella direzione di non imbattersi negli stessi errori commessi. Per far questo è necessario lavorare ad una gestione che sia quanto più ampia e condivisa, coinvolgendo tutti gli enti pubblici della provincia di Ragusa ed i partners privati, motore importante del tessuto economico dei nostri territori, e rivedere le convenzioni d’accordo con i possibili atenei. L'istituzione universitaria nel nostro territorio - conclude il Deputato - è un bene dell’intera provincia, una risorsa inestimabile quindi è inutile assumere atteggiamenti campanilistici o fare differenze tra i vari comuni. Ciò che contano sono le eccellenze e su queste bisogna puntare in tutti i settori della vita quotidiana della provincia di Ragusa”.

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